Accademia delle tradizioni enogastronomiche di Calabria

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Accademia delle tradizioni di Calabria Associazione
Costituita con atto pubblico registrato al n.5486 serie 15 del 04/05/2011 Organismo culturale riconosciuto dalla regione Calabria 

Il territorio
Sulle morbide colline dell’Alto Ionio cosentino - che da Trebisacce arrivano a Rocca Imperiale, passando per Amendolara, Montegiordano, Roseto Capo Spulico e disegnando sinuose curve dipinte di verde - si coltivano specialissimi fave e piselli, senza dubbio da candidare ad eccellenza regionale. I terreni prospicienti la costa, sciolti, soleggiati, ariosi, godono di un microclima asciutto e mite che dona particolare dolcezza, precocità, gusto e sapore ai legumi, ottimi da consumare freschi.

Il prodotto
Sia le fave, ma soprattutto i piselli di Amendolara, sono stati introdotti sul territorio calabrese dalla Puglia, alla fine degli anni Cinquanta e da subito si sono distinti per le particolari ed eccellenti qualità organolettiche. La tenerezza e la dolcezza sono caratteristiche distintive davvero uniche, riscontrabili al gusto anche in crudezza. Molto ricercati nei mercati del nord e di tutta Italia, da qualche anno sono oggetto di una sagra tesa a valorizzare, promuovere e diffondere la coltivazione dei legumi, che la tradizione gastronomica locale riesce a declinare in numerose ricette: pasta di casa condita col mieloso sugo dei piselli, piselli con le seppie, minestra di fave e finocchietto, fave crude accompagnate da guanciale o pecorino, sono solo alcune delle tante squisitezze che si possono gustare in occasione della sagra e nei ristoranti locali. Al momento la manifestazione è promossa e realizzata dall’Associazione Terre e Sapori dell’Alto Ionio Cosentino, in sinergia con Regione, Provincia, Gal e Distretto Rurale Alto Ionio Cosentino e Confesercenti; da diverso tempo, però, i produttori di fave e piselli sono impegnati per la costituzione di un consorzio di tutela e valorizzazione attraverso il quale dare un impulso decisivo per la diffusione e la salvaguardia della coltivazione e per la tutela con la richiesta di certificazione di indicazione geografica protetta.